Se guardiamo alla struttura delle mafie, dal punto di vista morfologico l’immagine che emerge è quella di gruppi che al loro interno presentano una fitta rete di relazioni che diventa gradualmente più dispersa e ampia quando ci si allontana dal nucleo centrale. Al loro interno i gruppi mafiosi instaurano legami forti, ossia legami basati su una comune appartenenza, caratterizzati da coesione, solidarietà e da un elevato grado di stabilità. Con i soggetti esterni al gruppo mafioso, invece, vengono stabiliti legami deboli, ossia legami di tipo strumentale, meno stabili e approfonditi, ma più flessibili. Questi ultimi sono fondamentali per la riproduzione delle mafie. Infatti, è attraverso questi legami che i mafiosi stringono relazioni con soggetti operanti nel mondo della politica e dell’economia, riuscendo così a offrire e ricevere protezione, ma soprattutto a ottenere riconoscimento e legittimazione. 

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