Il progetto si inquadra nell’ambito del Bando MIUR (Decreto direttoriale n. 828 del 18 maggio 2022) relativo ai progetti formativi finalizzati a promuovere la cultura della legalità, la condivisione dei principi costituzionali e l’impegno contro le mafie e la violenza presentati dalle università statali.
Il nostro obiettivo?
Promuovere la cultura della legalità!
Per partecipare al bando competitivo, abbiamo pensato alla realizzazione di un podcast gratuito articolato in 8 puntate dal titolo: “Mafie Vecchie Mafie Nuove”, dedicato al dibattito scientifico e pubblicistico in tema di mafie italiane.
Il progetto ha richiesto la partecipazione attiva di studentesse e studenti dell’Università di Torino, in quanto costituisce una sperimentazione didattica in linea con gli obiettivi del bando e con la Terza missione di ateneo. Tale sperimentazione non si pone soltanto l’obiettivo di costruire conoscenza sui fenomeni mafiosi e sulle forme di contrasto istituzionale e sociale praticate contro essi, ma punta alla creazione di uno spazio comunitario di discussione e confronto in grado di generare senso civico negli ascoltatori e in coloro che hanno partecipato alla realizzazione del progetto stesso, configurandosi come una innovativa pratica di e-learning.
Sebbene strumento di didattica sperimentale rivolto alle studentesse e agli studenti universitari, il podcast allo stesso tempo risulta efficace anche per un pubblico più ampio in quanto prodotto fruibile e accessibile a chiunque, con lo scopo ultimo di sensibilizzare gli ascoltatori ai temi della legalità e di diffondere conoscenza scientifica sulle mafie, “smontando” i principali stereotipi per costruire una narrazione corretta avvalorata dalle principali ricerche accademiche sul tema.
Il progetto è stato svolto sotto il coordinamento del professor Rocco Sciarrone (professore ordinario di Sociologia delle mafie e Processi di regolazione e reti criminali presso il Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università degli Studi di Torino), che è stato coadiuvato da due assegnisti di ricerca: Federico Esposito e Lorenzo Picarella, entrambi con il ruolo di tutoraggio e intermediazione con i 10 studenti borsisti (iscritti a corsi di laurea dell’Università degli Studi di Torino), selezionati tramite apposito bando sulla base delle loro competenze, esperienze e interesse per il tema.
Agli studenti selezionati nei primi mesi di avvio del progetto è stata finanziata – grazie alle risorse ottenute con il bando – l’iscrizione e la partecipazione a un percorso di formazione fornito dalla Chora Media Academy, che si occupa di formare aspiranti podcaster e professionisti della comunicazione grazie a numerosi esperti del settore (giornalisti, storyteller, professionisti del suono, ecc.). Grazie a tale formazione si è potuto iniziare fin da subito un lavoro di cooperazione e condivisione tra studenti, tutor e coordinatore, nella progettazione di un format il più possibile funzionale ed efficace per il conseguimento degli obiettivi fissati. Nasce così l’idea di un talk tra un host, ovvero il professor Rocco Sciarrone, e una co-host, una studentessa magistrale di Sociologia, che prende la forma di un dialogo volto ad affrontare e spiegare diversi aspetti del fenomeno mafioso, nonché a decostruire i principali luoghi comuni.
Per la produzione e registrazione delle puntate, ci si è rivolti all’agenzia di comunicazione RECTV Produzioni srl, che da anni opera sul suolo torinese e collabora con l’Università degli Studi di Torino. Tale collaborazione è avvenuta coinvolgendo le studentesse e gli studenti, che hanno partecipato attivamente e in prima persona a tutte le fasi di produzione del podcast a stretto contatto con professionisti del settore della comunicazione.
Il risultato di questo progetto si è concretizzato nella realizzazione di 8 puntate audio che coprono le principali questioni inerenti al fenomeno mafioso e in una puntata video finalizzata alla promozione del podcast. Inoltre, è stato creato un sito internet che oltre a contenere i link delle puntate, riprende alcuni contenuti trattati nel corso del talk.