Il fenomeno mafioso è sempre stato trattato come un’emergenza in Italia. In questo modo è stato trascurato il suo carattere di problema strutturale. La visione emergenziale ha di conseguenza prodotto politiche parziali e in alcuni casi poco organiche. Questo modo di intendere il fenomeno ha poi finito per ricondurlo a un problema di mero ordine pubblico. Il dibattito antimafia rischia così di essere circoscritto solamente agli strumenti di repressione giudiziaria. Sebbene il contrasto penale sia fondamentale e abbia registrato negli ultimi anni importanti successi, sarebbe opportuno mettere in campo anche altri tipi di intervento che operino sul piano delle politiche pubbliche. Nello specifico, bisognerebbe intervenire sui contesti dove le mafie sono presenti e, in particolare, sulle modalità attraverso cui si fa economia e politica, si produce cultura e si costruiscono legami sociali.

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