Le mafie sono una forma sui generis di criminalità organizzata. Una loro peculiarità è la capacità di muoversi a cavallo tra ambito legale e illegale. Non stupisce infatti vederle agire nei grandi traffici illeciti e ricercare allo stesso tempo vantaggi competitivi rispetto a operatori dell’economia legale. D’altra parte, è un tratto specifico delle mafie la creazione di rapporti privilegiati, stabili e continuativi con la sfera della politica e delle istituzioni.
Alla dimensione economica di accumulazione della ricchezza, i mafiosi affiancano quindi una forte volontà di accrescere il loro potere sui territori di influenza. Il controllo del territorio avviene tramite il ricorso alla violenza, ma anche mediante il meccanismo dell’estorsione-protezione, fondamentale per le mafie ai fini dell’imposizione della loro autorità sui contesti locali e quindi per l’accrescimento della reputazione criminale.
Controllo del territorio e organizzazione dei traffici illeciti sono dunque due elementi costitutivi delle mafie. Per queste ragioni, possiamo intendere i mafiosi non solo come specialisti nell’uso della violenza, agita soprattutto in base alla capacità intimidatoria, ma anche come esperti nell’utilizzo di capitale sociale. In altre parole, essi sono in grado di costruire e manipolare a proprio vantaggio le reti relazionali in cui sono inseriti, convertendo tale capitale sociale in capitale economico. Per questo, dal punto di vista organizzativo le mafie sono caratterizzate da una forte chiusura all’interno (legami di affiliazione e di sangue), ma mostrano una spiccata apertura a raggiera verso l’esterno, tesa a favorire relazioni che vanno oltre l’organizzazione in senso stretto. Insieme ai legami più forti e stabili vanno quindi considerati e osservati quelli che in sociologia sono definiti legami deboli, cioè legami flessibili e dinamici.
Approfondimenti
Per approfondire il tema del capitale sociale delle mafie si veda R. Sciarrone, Mafie vecchie, mafie nuove, Donzelli, Roma 2009; R. Sciarrone e L. Storti, Le mafie nell’economia legale, il Mulino, Bologna 2019.
Se avete curiosità su come le mafie ricorrono alla violenza si consiglia di leggere G. Chinnici e U. Santino, La violenza programmata, Franco Angeli, Milano 1989; M. Massari e V. Martone (a cura di), Mafia Violence, Routledge, Londra 2019; M. Catino, Le organizzazioni mafiose, Il Mulino, Bologna 2020.
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Martedi 26/03/2024 –
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Redazione